La Verità sulla Crema Solare: Quello che Devi Sapere
- Claire
- 22 mag
- Tempo di lettura: 5 min
La crema solare è un pilastro della salute della pelle: offre difesa contro le dannose radiazioni ultraviolette (UV) che possono portare a cancro cutaneo, invecchiamento precoce e altre patologie cutanee. L’uso regolare di una protezione solare dimostra di ridurre il rischio di carcinoma a cellule squamose di quasi il 40% e di melanoma del 50%, come documentato in uno studio clinico del 2020.
Oltre a proteggerci dal cancro, la crema solare è fondamentale per conservare un aspetto giovanile: uno studio clinico ha infatti evidenziato che chi la applica ogni giorno mostra un invecchiamento cutaneo inferiore del 24% rispetto a chi la usa solo saltuariamente.
Purtroppo l'utilizzo della crema solare non è sempre ben visto a causa di alcuni miti che derivano da informazioni parziali e alterate da propaganda mediatica.
La protezione solare causa il cancro?
Uno dei miti più allarmanti è l’idea che la crema solare possa contribuire al cancro della pelle. Questa convinzione deriva da studi che hanno riscontrato un’incidenza più alta di cancro cutaneo tra chi utilizza la protezione solare. Tuttavia, tale correlazione non dipende dal prodotto in sé, bensì dal comportamento di chi lo usa: chi applica la crema con costanza tende infatti a trascorrere più tempo al sole, esponendosi maggiormente ai raggi UV dannosi. Una pubblicazione clinica sull’argomento conclude che non esiste alcuna evidenza di un legame causale tra uso di crema solare e aumento del rischio di melanoma, e che i risultati negativi riflettono bias di selezione e di esposizione solare.
Il punto chiave, confermato da Harvard Health Publishing nel 2024, non è che la protezione solare causi il cancro, ma che l’esposizione prolungata al sole, a prescindere dall’uso della crema, rappresenta il vero fattore di rischio. Anzi, lo studio dimostra anche che la protezione solare difende dalla comparsa di melanoma, carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose, riducendo i danni da UV.
Le creme solari sono tossiche?
Le preoccupazioni sui potenziali effetti nocivi di alcune molecole presenti nelle creme solari, come l’ossibenzone, hanno preso piede, sostenendo che possano alterare gli ormoni e causare problemi di salute. Le preoccupazioni riguardo alla tossicità dell'ossibenzone nelle creme solari si basano principalmente su studi in vitro e su animali, ma le evidenze sugli effetti nocivi nell'uomo rimangono limitate. Le ricerche cliniche concludono che non esistono prove conclusive che l'ossibenzone causi problemi di salute negli esseri umani, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i suoi effetti.
Per coloro che desiderano evitare ogni rischio, le creme solari minerali non contengono ossibenzone - sono composte da ossido di zinco o biossido di titanio - e rappresentano un'alternativa sicura ed efficace, offrendo protezione immediata.
La crema solare non previene il cancro della pelle
Un’altra convinzione errata è che la crema solare non possa impedire tutti i tipi di cancro della pelle. In realtà, le evidenze scientifiche ne supportano l’efficacia nella riduzione del rischio di molteplici forme tumorali, in particolare carcinoma a cellule squamose (SCC) e melanoma.
Uno studio pubblicato dall’American Society of Clinical Oncology ha rilevato che un uso costante di protezione solare riduce di circa il 40% l’incidenza di SCC in un periodo di quattro anni. Questo dato sottolinea l’importanza dell’applicazione quotidiana per prevenire il carcinoma a cellule squamose, una delle forme più comuni di cancro della pelle.
Per quanto riguarda il melanoma, la forma più letale, le ricerche indicano che l’uso regolare di crema solare può dimezzarne il rischio. Un trial controllato ha dimostrato che chi applicava quotidianamente la protezione solare aveva un’incidenza di melanoma inferiore del 50% rispetto a chi la usava a discrezione.
Crema solare come soluzione anti-età
La crema solare è più di una barriera contro la radiazione UV: svolge un ruolo cruciale nella salute cutanea complessiva. I raggi UV del sole generano radicali liberi nella pelle, che possono danneggiare il DNA e accelerare il processo d’invecchiamento. La protezione solare aiuta a prevenire questo danno ossidativo e supporta la capacità rigenerativa della pelle.
Uno studio del 2024 pubblicato sul British Journal of Dermatology evidenzia come l’uso regolare di protezione solare possa ridurre il rischio di invecchiamento cutaneo (photoaging): rughe, discromie e perdita di elasticità cutanea vengono contrastate bloccando gli effetti dannosi dei raggi UVA e UVB. Ciò sottolinea non solo l’importanza della prevenzione del cancro, ma anche della conservazione di un aspetto giovane.
Capire i tipi di protezione solare
Per fare scelte consapevoli, è fondamentale conoscere gli ingredienti presenti nelle creme solari in commercio. Le creme solari si distinguono principalmente in due categorie:
Creme minerali (schermanti fisici)
Contengono ossido di zinco o biossido di titanio, che agiscono riflettendo e disperdendo i raggi UVA e UVB prima che penetrino nello strato epidermico. Offrono protezione immediata dopo l’applicazione e sono più delicate sulla pelle sensibile.
Le creme minerali hanno anche un’elevata stabilità fotochimica: resistono bene alla luce solare, mantenendo le prestazioni nel tempo. L’unico lato potenzialmente negativo di queste protezioni è che avendo una texture più corposa (più densa), alcune possono lasciare un leggero velo bianco sulla pelle prima dell’assorbimento - soprattutto con SPF elevati.
Creme chimiche
Contengono molecole come avobenzone, ottocrilene o ossibenzone, che agiscono assorbendo l’energia dei raggi UV e convertendola in una forma di calore non dannosa per la pelle. Le creme chimiche hanno texture più leggere e facilmente assorbibili, tuttavia necessitano di circa 15–30 minuti per diventare efficaci. La stabilità chimica degli ingredienti è variabile e non è adatta a tutti i tipi di pelle: nel caso di cute sensibile potrebbero verificarsi irritazioni.
Per chi cerca alternative naturali, le protezioni minerali sono spesso la scelta migliore. Un articolo del 2024 dell’American Academy of Dermatology Association spiega che, se il prodotto non contiene biossido di titanio o ossido di zinco, si tratta di una protezione chimica. Lo studio sottolinea inoltre l’importanza di cercare formulazioni a ampio spettro (UVA e UVB) e con SPF di almeno 30 per l’uso quotidiano.
Come scegliere la protezione solare giusta
Anche se la crema solare è un passaggio fondamentale nella tua skincare, non tutte le formulazioni sono uguali. Ecco cosa valutare nella scelta:
Protezione ad ampio spettro
Cerca una crema attiva sia contro raggi UVA (invecchiamento cutaneo) che raggi UVB (scottature e rossori).
Valore SPF
Scegli una protezione almeno 30 per l’uso quotidiano; SPF superiori sono consigliati per esposizioni prolungate al sole.
Non comedogenico
Se hai pelle sensibile o incline all’acne, scegli formule leggere, prive di fragranze e siliconi occlusivi, con ingredienti di origine naturale (ad esempio olio di semi di lampone o estratto di tè verde) per minimizzare il rischio di irritazioni.
Nutrienti anti-età
Prediligi prodotti che uniscono filtri solari a principi attivi come antiossidanti (vitamina C ed E), peptidi rigeneranti e acido ialuronico, per proteggere e allo stesso tempo nutrire la pelle, contrastando rughe e perdita di elasticità.
Ricorda: la crema solare non è un’applicazione “una tantum”! Per garantire protezione continua, riapplicala ogni due ore, soprattutto se sudi o ti bagni. Anche le formule resistenti all’acqua richiedono una nuova applicazione dopo il nuoto o l’asciugatura con l’asciugamano.
La protezione solare è la tua alleata
La protezione solare rappresenta un vero e proprio alleato per la salute e la giovinezza della pelle. Un’adeguata routine di protezione quotidiana, unita a prodotti formulati in modo consapevole, consente di prevenire non solo i segni visibili dell’invecchiamento, ma anche di ridurre in modo significativo il rischio di sviluppare malattie della pelle.
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